Il Seicento
Nel corso Seicento le immatricolazioni degli studenti aumentano fino a superare il migliaio; nell’ultimo scorcio del secolo gli artisti diventano il doppio dei giuristi. Nella Sala dei Giganti viene stabilita la prima biblioteca universitaria italiana. Nei primi 10 anni del Seicento Galileo Galilei insegna e risiede a Padova; in questo periodo osserva gli anelli di Saturno, costruisce il cannocchiale e tiene una serie di lezioni sulla “stella nova” da lui osservata, pubblicando nel 1610 il Sidereus Nuncius.
Nel clima della controriforma, la Repubblica di Venezia assume un ruolo di difesa nei confronti dei docenti sospettati di eresia e degli studenti presi di mira in quanto luterani, calvinisti o appartenenti ad altre confessioni o credo. Attraverso diversi strumenti legislativi, ci si avvia verso un’università di Stato, nel tentativo di conservare il carattere cosmopolita dello Studio e impedire un’omologazione religiosa. Nel 1678 il Sacro Collegio dei filosofi e medici concede la prima laurea al mondo a una donna, la patrizia veneziana Elena Lucrezia Cornaro Piscopia.
